PROTOCOLLO
BULLISMO E CYBERBULLISMO
PREMESSA
Il bullismo è un fenomeno caratterizzato da comportamenti intenzionali, ripetuti e dannosi, volti a intimidire, escludere o ferire fisicamente e psicologicamente una persona. Il cyberbullismo, sua variante digitale, amplifica tali dinamiche attraverso i mezzi di comunicazione online, rendendo le vittime vulnerabili a insulti, minacce o diffamazioni che possono raggiungere un pubblico più ampio e persistente. Questi fenomeni minano il benessere individuale, la serenità dell’ambiente scolastico e la crescita equilibrata dei giovani. Le azioni antibullismo mirano a prevenire questi comportamenti, promuovere il rispetto reciproco e garantire un contesto educativo inclusivo, dove ogni studente possa sentirsi sicuro e valorizzato.
RIFERIMENTI NORMATIVI
A partire dagli artt. 3 – 33 – 34 della Costituzione Italiana, il legislatore è intervenuto a più riprese sul tema:
D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante lo “Statuto delle Studentesse e degli Studenti”;
Direttiva MIUR n.16 del 5 febbraio 2007 recante “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”;
Legge 107 del 2015 che ha introdotto, tra gli obiettivi formativi prioritari, lo sviluppo di competenze digitali negli studenti per un uso critico e consapevole dei social network e dei media. Lo sviluppo è declinato dal Piano nazionale scuola digitale;
Legge 71 del 2017 che ha sancito un ulteriore obiettivo strategico: contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni. Azioni a carattere preventivo e strategie di attenzione, tutela ed educazione entrano in campo nei confronti dei minori coinvolti, sia in quanto vittime sia come responsabili di illeciti, per assicurare l'attuazione degli interventi senza distinzione di età nell'ambito delle istituzioni scolastiche;
“Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo”, MIUR aprile 2015;
”Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo”, MIUR ottobre 2017;
L’aggiornamento 2021 delle “Linee Guida per la prevenzione e il contrasto del Bullismo e Cyberbullismo” (Decreto ministeriale 18 del 13 gennaio 2021 emanato con nota 482 del 18 febbraio 2021) che consente a dirigenti, docenti e operatori scolastici di comprendere, ridurre e contrastare i fenomeni negativi che colpiscono bambine e bambini, ragazze e ragazzi, con nuovi strumenti;
Decreto prot. n. 1176 del 18/05/2022 - Assegnazione fondi per contrastare il fenomeno del cyberbullismo (Legge n.234/2021);
LEGGE 17 maggio 2024, n. 70 - Disposizioni e delega al Governo in materia di prevenzione e contrasto del bullismo e del cyberbullismo.
Novità importanti introdotte rispetto alla L precedente del 2017
2-bis. Ogni istituto scolastico, nell'ambito della propria autonomia e in conformità alle linee di orientamento di cui al comma 1, adotta un codice interno per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo e istituisce un tavolo permanente di monitoraggio del quale fanno parte rappresentanti degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie ed esperti di settore»;
Art. 4-bis (Servizio di sostegno psicologico agli studenti). - 1. Per l'attuazione delle finalità della presente legge, le regioni possono adottare iniziative affinché sia fornito alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, che lo richiedano, anche tramite convenzione con gli uffici scolastici regionali, nei limiti delle risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, un servizio di sostegno psicologico agli studenti, al fine di favorire lo sviluppo e la formazione della personalità degli studenti medesimi nonché di prevenire fattori di rischio o situazioni di disagio, anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie»;
«1. Salvo che il fatto costituisca reato, il dirigente scolastico che, nell'esercizio delle sue funzioni, venga a conoscenza di atti di cui all'articolo 1, realizzati anche in forma non telematica, che coinvolgano studenti iscritti all'istituto scolastico che dirige, applica le procedure previste dalle linee di orientamento di cui all'articolo 4. Egli informa altresì tempestivamente i genitori dei minori coinvolti o i soggetti esercenti la responsabilità genitoriale su di essi e promuove adeguate iniziative di carattere educativo nei riguardi dei minori medesimi, anche con l'eventuale coinvolgimento del gruppo costituente la classe in percorsi di mediazione scolastica. Nei casi più gravi ovvero se si tratti di condotte reiterate e, comunque, quando le iniziative di carattere educativo adottate dall'istituzione scolastica non abbiano prodotto esito positivo, il dirigente scolastico riferisce alle autorità competenti anche per l'eventuale attivazione delle misure rieducative di cui all'articolo 25 del regio decreto-legge 20 luglio 1934, n. 1404, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 maggio 1935, n. 835»;
dagli artt. 581 (percosse) - 582 (lesione personale) – 595 (diffamazione) – 610 (violenza privata) - 612 (minaccia)- 635 (danneggiamento) del Codice Penale;
artt. 2043 (risarcimento per il fatto illecito) -2047 (danno cagionato all’incapace) - 2048 (Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte) Codice Civile.
Protocollo operativo per il Monitoraggio, la Segnalazione e la Gestione dei casi di bullismo
1. Definizioni e Obiettivi
1.1. Che cosa sono il bullismo ed il cyberbullismo?
- Bullismo: azioni ripetute di prevaricazione (verbale, fisica o relazionale) che causano disagio fisico o psicologico a una vittima.
- Bullismo borderline: episodi isolati o meno evidenti (come scherzi pesanti o esclusioni sociali occasionali) che, se non gestiti, possono evolvere in bullismo.
- Il Cyberbullismo consiste in comportamenti di prevaricazione, molestia o intimidazione esercitati attraverso mezzi digitali, come social media, chat, e-mail, forum o altre piattaforme online.
1.2. Obiettivi del protocollo
- Garantire un ambiente scolastico inclusivo e sicuro per tutti gli studenti.
- Prevenire e monitorare tempestivamente comportamenti problematici.
- Intervenire in modo strutturato e documentare ogni segnalazione per garantire trasparenza e continuità.
2. Monitoraggio e Prevenzione
2.1. Monitoraggio continuo
Tutti i membri del personale scolastico devono essere formati per riconoscere segnali di potenziale bullismo:
- Cambiamenti comportamentali (isolamento, tristezza, aggressività).
- Segni fisici o psicologici di disagio (lividi, ansia, assenze frequenti).
2.2. Strumenti di prevenzione
1. Questionari anonimi: rilevazioni trimestrali per analizzare il clima scolastico.
2. Osservazione diretta: maggiore attenzione da parte di docenti e personale nei momenti di socializzazione (intervallo, ingresso, uscita).
3. Sportello di ascolto: un servizio riservato, accessibile agli studenti anche senza autorizzazione familiare nei casi di bullismo.
3. Segnalazione dei casi
3.1. Chi può segnalare
- Qualsiasi membro della comunità scolastica: studenti, docenti, genitori, personale non docente.
3.2. Come segnalare
1. Modulo cartaceo: disponibile in vicepresidenza.
2. Modulo on line segnalazionebullismo, garantendo riservatezza.
3. Referente per il bullismo: figura designata che raccoglie segnalazioni dirette e avvia il protocollo; prof.ssa Giuseppina Scola (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)
3.3. Cosa includere nella segnalazione
- Data, ora e luogo dell’episodio.
- Descrizione del comportamento osservato.
- Nomi (se conosciuti) delle persone coinvolte e di eventuali testimoni.
3.4. Tempistiche di segnalazione
Le segnalazioni devono essere inoltrate al referente entro 24 ore dall’osservazione del comportamento problematico.
4. Gestione delle segnalazioni
4.1. Valutazione iniziale
- Entro 48 ore, il referente esamina la segnalazione per determinare la gravità del caso (bullismo confermato, borderline o infondato).
- Tutte le segnalazioni vengono documentate, anche quelle non confermate, per un monitoraggio nel tempo.
4.2. Indagine approfondita
- Interviste: vittima, presunto bullo e testimoni vengono ascoltati entro 5 giorni lavorativi, in un contesto riservato e protetto.
- Coinvolgimento dei genitori: le famiglie degli studenti interessati vengono informate entro 72 ore dall’avvio dell’indagine, salvo situazioni di rischio specifico per la vittima.
4.3. Azioni correttive
Se il caso di bullismo è confermato:
1. Interventi disciplinari: in linea con il regolamento scolastico
2. Supporto psicologico: offerto sia alla vittima sia al responsabile, per promuovere un percorso di recupero e sensibilizzazione.
3. Mediazione: proposta solo se ritenuta appropriata e con il consenso delle parti coinvolte.
5. Comunicazione e Follow-up
5.1. Documentazione del caso
- Report finale: entro 7 giorni lavorativi dalla chiusura del caso, il referente redige un rapporto dettagliato che include:
- Sintesi del caso e delle indagini svolte
- Azioni intraprese
- Raccomandazioni per prevenire episodi futuri
5.2. Monitoraggio successivo
- Per almeno 3 mesi, il referente effettua verifiche regolari con gli studenti coinvolti, per garantire il rispetto degli interventi attuati e prevenire recidive.
6. Prevenzione attiva
6.1. Formazione e sensibilizzazione
- Sessioni annuali: attività di sensibilizzazione per studenti, genitori e personale scolastico.
- Progetti educativi: iniziative che promuovano il rispetto reciproco, l’empatia e la gestione positiva dei conflitti.
6.2. Valutazione del protocollo
- Revisione annuale: il protocollo viene aggiornato in base ai feedback e alle segnalazioni raccolte, per garantire efficacia e miglioramento continuo.
7. Ruoli e responsabilità
1. Referente per il bullismo: coordina la gestione delle segnalazioni e garantisce il rispetto del protocollo.
2. Personale scolastico: monitora, segnala tempestivamente e collabora nell’indagine.
3. Studenti e genitori: segnalano episodi problematici e partecipano attivamente alle soluzioni proposte.
Protocollo Operativo per il Monitoraggio, la Segnalazione e la Gestione dei Casi di Bullismo
1. Definizioni e Obiettivi
|
Definizione |
Descrizione |
|
Bullismo |
Azioni ripetute di prevaricazione (verbale, fisica, relazionale) che causano disagio. |
|
Bullismo borderline |
Episodi isolati o scherzi pesanti che possono evolvere in bullismo se non gestiti. |
|
Obiettivo |
Azione |
|
Ambiente sicuro e inclusivo |
Promuovere rispetto e benessere. |
|
Prevenzione e monitoraggio |
Identificare segnali e intervenire tempestivamente |
|
Documentazione e trasparenza |
Registrare segnalazioni per garantire continuità e controllo. |
2. Monitoraggio e Prevenzione
|
Aspetto |
Dettagli |
|
Segnali di allarme |
Isolamento, tristezza, aggressività, lividi, ansia, assenze frequenti. |
|
Strumenti di prevenzione |
Identificare segnali e intervenire tempestivamente |
|
Documentazione e trasparenza |
1. Questionari anonimi: Trimestrali per analisi del clima scolastico. |
3. Segnalazione dei Casi
|
Chi può segnalare |
Come segnalare |
|
Studenti, docenti, genitori, personale non docente |
1. Modulo cartaceo (in segreteria o biblioteca). |
|
Cosa includere |
Tempistiche |
|
Data, ora, luogo, descrizione dell’episodio, nomi di coinvolti e testimoni. |
Entro 24 ore dalla rilevazione del comportamento problematico. |
4. Gestione delle Segnalazioni
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Fase |
Dettagli |
|
Valutazione iniziale |
Il referente analizza il caso entro 48 ore e documenta ogni segnalazione. |
|
Indagine approfondita |
1. Interviste: Vittima, bullo, testimoni entro 5giorni. |
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Azioni correttive |
1. Interventi disciplinari. |
5. Comunicazione e Follow-Up
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Aspetto |
Dettagli |
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Report finale |
Redatto entro 7 giorni dalla conclusione dell’indagine, include sintesi, azioni e raccomandazioni. |
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Monitoraggio successivo |
Per almeno 3 mesi, verifiche regolari per prevenire recidive. |
6. Prevenzione Attiva
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Attività |
Dettagli |
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Formazione |
Sessioni annuali per studenti, genitori e personale scolastico. |
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Progetti educativi |
Promuovono rispetto, empatia e gestione positiva dei conflitti. |
|
Revisione annuale |
Aggiornamento del protocollo in base a feedback e segnalazioni. |
7. Ruoli e Responsabilità
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Ruolo |
Compito |
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Referente per il bullismo |
Coordina segnalazioni, indagini e interventi. |
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Personale scolastico |
Monitora, segnala e collabora nelle indagini. |
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Studenti e genitori |
Segnalano episodi e partecipano alle soluzioni proposte. |
Delibera collegio docenti del 14/10/2025